IA nell'istruzione
Il futuro dell’istruzione è plasmato dall’IA, ma ci stiamo ponendo le domande giuste sul suo impatto nel settore? Il recente [paper] intitolato ““Don’t Forget the Teachers”: Towards an Educator-Centered Understanding of Harms from Large Language Models in Education” (https://arxiv.org/pdf/2502.14592) getta luce su un problema di divario percettivo che potremmo avere.
L’EdTech, un vasto campo che include sistemi di gestione dell’apprendimento (LMS), giochi educativi, app per l’apprendimento delle lingue, hardware per aule e apprendimento a distanza, tecnologie assistive e strumenti digitali per educatori, secondo il paper, affronta una sfida:
attualmente, l’EdTech dà spesso priorità a preoccupazioni tecniche come contenuti tossici e privacy, mentre gli educatori sono preoccupati per l’impatto più ampio sull’apprendimento degli studenti, sullo sviluppo sociale e sull’equità. Oltre ai semplici output distorti, gli educatori si concentrano su come gli LLM influenzano il pensiero critico, la collaborazione e l’esperienza di apprendimento complessiva.
Per creare tecnologie educative veramente vantaggiose, l’EdTech deve:
- adottare un approccio progettuale centrato sull’educatore e pratiche di co-progettazione
- garantire che l’IA nell’istruzione serva genuinamente le esigenze di educatori e studenti
- progettare strumenti in modo da facilitare la mediazione degli educatori sui danni degli LLM
Inoltre, i regolatori dovrebbero sviluppare revisioni centralizzate, chiare e indipendenti dell’edtech basata su LLM e creare repository ricercabili di strumenti edtech verificati. Inoltre, le pratiche di approvvigionamento incentrate sull’educatore possono contribuire in modo significativo a colmare il divario tra lo sviluppo dell’EdTech e le reali esigenze e preoccupazioni di educatori e studenti.
Questo paper presenta tuttavia alcune limitazioni: un campione molto piccolo e non rappresentativo di intervistati (tutti residenti negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Canada).
Gli autori osservano giustamente: i danni ben documentati e le disuguaglianze negli LLM non sono distribuiti equamente e non sono stati evidenziati dai fornitori di edtech e dagli educatori con cui hanno parlato. Gli LLM spesso:
- mostrano pregiudizi culturali
- hanno prestazioni peggiori nelle lingue a basse risorse
- sono sviluppati e gestiti con costi di manodopera e ambientali non equamente distribuiti
Tuttavia, è un buon punto di partenza e spero che ci saranno ulteriori ricerche che esamineranno questo problema a livello globale.
Come possiamo colmare questo divario, se esiste davvero? Educatori, genitori e persone interessate all’istruzione, quali impatti più ampi dell’IA vedete?